domenica 2 agosto 2009

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Le scelte delle donne

"Non so se tu l’abbia notato ma le donne, nella vita, hanno tre possibilità. La prima è usare il cervello per farsi strada. Potrebbe sembrare la cosa più logica, peccato che, nel mondo in cui siamo oggi, abbastanza maschilista, si faccia una fatica disumana per ottenere la metà di quello che otterrebbero gli uomini senza darsi troppo da fare. Nonostante gli sforzi, ti ammirano in pochi, in quanto per la maggior parte degli uomini sei solo una donna frigida che si da tanto da fare perché incapace di trovarsi un uomo decente, e per le donne una che chissà chi si crede di essere quanto in realtà è soltanto una cozza frigida.

Se tenti di usare la sensibilità e tutti i sentimenti tipici delle donne nella carriera, diranno che sei una femminuccia, inadatta ai posti di comando; se sei dura come un uomo, diranno che sei peggio degli uomini e Dio ce ne scampi dalle donne al potere. In ogni caso vorranno farti apparire una perdente.

Allora potresti usare la seconda strada, ossia
utilizzare la tua avvenenza, la scelta preferita di chi non ha
molto altro da offrire. Ed ecco che per le donne diventi una troietta, per gli uomini una bambolina sexy buona solo da portare a letto. Sembrerà che tu non abbia sentimenti, idee, cervello od altro, come se fosse davvero possibile che, oltre quel corpicino per cui ti dai tanto da fare in maniera quasi maniacale, cuore e cervello siano praticamente vuoti.
Sarai ricercatissima, e se questo può sembrare esaltante, ti
accorgerai quanto sia frustante il fatto che il mondo, pur mostrandosi geloso di te, ti consideri una completa idiota.

Quindi verrebbe naturale pensare che l’idea migliore sia mettere insieme le due possibilità: darsi da fare con il proprio intelletto non rinunciando ad apparire sensuale e sexy. Ora, immagina quanto sia impegnativa questa strada: hai un corpo che, per essere al meglio devi curare truccare, depilare, ascelle da rasare, sopraciglia da strappare, tenere a bada i punti neri e perfetta l’acconciatura evitando che i capelli diventino un intreccio irrisolvibile di nodi e doppie punte; ovviamente devi anche tener d’occhio la permanente, per non rischiare che quei capelli assomiglino al vestito di Arlecchino, e immagina quanto tempo servirà solo a lavarli, considerando l’aria di città e lo smog che certo non aiutano a tenerli a posto; cerchi di tenere a freno la cellulite, con diete e palestre, e Dio sa quanto ti costeranno in sacrifici. Curi le unghie, metti lo smalto, strofini i piedi con la pomice, scegli i vestiti con estrema e probabilmente eccessiva cura, in modo che nascondano i propri difetti e apparire sexy ma non volgare, elegante ma non snob e cosi via; sai quanto ti costano tutte queste operazioni? Mezza giornata all’incirca.

E questo solo per apparire. Ma tu vuoi dimostrare che in te c’è molto di più, così studi, ti tieni informata, ti sforzi di apparire simpatica, interessante, piacevole; ti fai un
mazzo così sul lavoro, curi la casa, impari a cucinare e cerchi di far fronte da sola ad ogni situazione; cerchi di essere una donna impegnata che non trascura nulla, e se le avanza del tempo, benché sia difficile che le avanzi tempo, ne dedica qualcuno ai servizi umanitari: fai
volontariato o elargisci donazioni a enti benefici; impari a ballare e tutte quelle attività possano rendere una donna maggiormente interessante nel tempo libero; ovviamente fai sport, perché, oltretutto vuoi apparire anche sportiva.Ora, se stai dietro a tutto questo, ti avanza pochissimo tempo per vivere e divertirti ed, indovina una cosa, ti accorgi che in fondo non serve a niente.

Cercherai di dirti “io lo faccio per me stessa” ma la realtà è che lo fai per piacere agli uomini e non ti rendi conti che per il novanta per cento di loro non vale la pena darsi tanto da fare e per il restante dieci non ce n’era alcun bisogno”.


Estratto da un racconto che ho scritto, lo stesso di Uomini, donne e cucina. Visto che mi piace scrivere, ogni tanto ci provo a mettermi nella testa di una donna. Ma continuo a chiedermi se io ci vada almeno vicino, o non faccia altro che dare ai miei personaggi una femminilità infarcita di stereotipi maschili.

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