Ci abbiamo creduto.
Abbiamo creduto negli uomini che no, non si sono rivelati inadeguati, quanto piuttosto rassegnati, incapaci di superare l'ultima barriera.
Abbiamo creduto nelle donne impegnate a contrastare un maschilismo imperante con qualcosa di simmetricamente opposto e altrettanto pericoloso.
Sono finiti gli uomini come sono finite le donne.
Abbiamo creduto nell'innocenza dei bambini ma ormai i bambini l'innocenza la perdono con il cordone ombelicale. Crescono dotati di tutto, e tutto è troppo per interessarli davvero.
Abbiamo creduto negli artisti, ma gli artisti ormai hanno un solo progetto, promuovere l'idea che hanno di sé stessi.
Abbiamo creduto nei sognatori, ma i sognatori non sognano più, o sognano poco, le stesse cose per tutta la vita: le ragazze sexy e svestite che trovano sui rotocalchi, per imitarle o desiderarle.
Abbiamo creduto nelle idee ma le idee sono state riciclate in qualcosa che somiglia molto a "fare soldi e in fretta"
Abbiamo creduto nella speranza ma qualcuno avrà trovato il vaso e la speranza è scappata anche lei. Per inseguire la giustizia, forse, che non abbiamo mai trovato.
Ci spiace, ma non ci crediamo più.
Non importa se voi ci credete e vi siete fatti una sonora risata oggi al risveglio, solo perché vi siete svegliati, come ieri, ancora in grado di farvi un caffé, scherzare, parlare, baciarvi e sorridere ancora, di una profezia che ritenete fallace. È vero, è 21 / 12 / 2012 e siete vivi. Ma il mondo è finito, e non tornerà mai più.
Gli alieni