martedì 2 dicembre 2008

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Atroci sospetti su Babbo Natale!

Non ho mai scritto una letterina a Babbo Natale ma non perché non credo che esista. Al contrario, penso che quel vecchio panzone arteriosclerotico sia un personaggio reale anche se non quello stinco di santo che i genitori raccontano ed i bambini credono. Già il fatto che abbia la sua fabbrica di giocattoli al Polo Nord è piuttosto sospetto. Non credo abbia scelto quel posto per motivi di privacy. Francamente ce ne sarebbero stati di migliori ben più caldi e meglio collegati con il resto del mondo. Però al polo Nord può permettersi di non pagare le tasse. E, per essere sicuro che il fisco non lo raggiunga, non ha mai dichiarato il suo indirizzo preciso e nessuno ne conosce l'ubicazione esatta. Eppure, non si sa come, le lettere arrivano sempre a destinazione. Che poi lui non sempre accontenti le richieste, quello è un altro discorso.
Nella fabbrica comunque è improbabile ci sia il riscaldamento. Nessuno ha mai sentito parlare di condutture o carichi di metano destinati verso il Polo. Questo vuol dire che i suoi assistenti, i poveri elfi, lavorano al freddo. Ma a Babbo Natale sta bene così dal momento che i mocciosetti, per scaldarsi, sono costretti a lavorare più alacremente. Essendo la fabbrica nascosta, quei poveretti non possono neanche farsi tutelare dal sindacato.
Quindi la gestione della fabbrica al vecchietto costa davvero poco: giusto i costi di manutenzione e quel minimo per far campare elfi e renne.
Si dirà che, comunque sia, è un tipo generoso visto che i suoi giocattoli li regala. Eppure la cosa è sospetta. Perché sobbarcarsi personalmente tutto il lavoro? E tutto in una notte? Non potrebbe delegare ai suoi dipendenti la faticaccia? Io penso che la faccenda delle letterine sia un'abile messinscena. Attraverso l'innocenza dei bambini e l'ingenuità degli adulti che raccontano i loro desideri Babbo Natale abbia un archivio informazioni più dettagliato di quello della CIA o dell' FBI. Informazioni con le quali ha costruito una lucrosa rete di spionaggio. Mantenerla in piedi non è che gli costi così tanto: giusto qualche giocattolino all'anno. Certo, dalle letterine può scoprire molte cose, ma non tutte. Mancano le informazioni riservate, i codici bancari, i dettagli. Ed è per questo che ha bisogno di infiltrarsi personalmente nelle case della gente. Senza suonare, benché sia aspettato da tutta la famiglia. Furtivo, preferisce scendere nei camini quando la gente dorme.E poi, vi siete mai accorti che le spese natalizie sono sempre superiori alle previsioni. Quante volte vi siete chiesti: “Oddio, possibile che abbia speso così tanto?”
Magari è stato lui, Babbo Natale, l'eroe dei bambini, a lasciare qualche giocattolo e prelevare i vostri contanti.

Del resto, che fosse una persona venale ed attaccata ai soldi lo si intuisce subito. Basta vedere come ha venduto la sua immagine a qualsiasi spot pubblicitario gliela abbia chiesto. Per la Coca Cola poi, ha addirittura cambiato colore della sua divisa, che come molti ricorderanno, una volta era verde.

Non è escluso che anche la Befana sia una sua collaboratrice. Tanto per essere sicuro di non aver trascurato nulla, manda un'astuta vecchietta armata di scopa volante e scarpe rotte a fare ulteriori controlli. Se dai camini scendesse di nuovo lui, nel giro di pochi giorni, la cosa sarebbe troppo sospetta.

Babbo Natale è furbo, eppure qualcuno stava scoprendo il suo sporco gioco. Forse qualche elfo ha cantato. Oppure chissà qualcuno si è accorto che, nelle sua storia, c'è qualcosa che non va ed aveva preso il proposito di mettersi alle sue calcagna. Se fosse successo, il mondo avrebbe scoperto tutto. Sarebbe caduto un mito. Probabilmente avrebbe avuto l'ergastolo. E cosa ha fatto per scongiurarlo?
Ha messo in giro la voce che lui non esiste.

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