giovedì 27 agosto 2009

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Paura d'amare

Un cuore ferito

Mai avuta neanche una fottutissima storia. Era forse uno di quegli uomini che hanno paura d’amare? Chiedevano, sottovoce, quasi che la sua fosse una brutta malattia. Non era contrario al matrimonio, alle storie stabili, ai rapporti duraturi, alla monogamia e all’impegnarsi a tener fede ad una promessa del tipo “ti amerò per tutta la vita”.

Ma proprio non riusciva a vivere una relazione cogliendo l’attimo, come quando prendiamo un treno perché sappiamo che non si fermerà a lungo ad aspettarci, senza neanche renderci conto se quello va nella direzione che vorremmo. Perché questo gli sembrava facesse la maggior parte
della gente, salvo poi scendere dai treni in corsa.

“Ok, sei carina, simpatica, mi sento a mio agio quando sono con te. Ti sogno anche la notte. Posso dire che mi piaci, mi interessi, che vorrei continuare a frequentarti. Ma ti conosco da neanche una settimana. Non posso che ti amo, se lo facessi mentirei.”
Quello pensava, in quelle rare occasione in cui gli capitavano incontri interessanti.

Non credeva nei colpi di fulmine, aveva bisogno di tempo tempo per capire i sentimenti nei confronti degli altri, ed il modo più sbagliato di cominciare una relazione secondo lui era proprio quello di riempirlo di parole che non sentiva, almeno non ancora.

“Un altro che non sa decidersi” pensavano le donne, sempre convinte che a frenare gli uomini sia la paura di impegnarsi. Ebbene sì, per impegnarsi voleva sentirsi sicuro che potesse funzionare. Se non ne era convinto non si lanciava. Magari era solo questione di tempo.
Magari no .

“Rischia!” consigliavano gli uomini per i quali ogni lasciata è persa.
“Intanto vivila, poi si vedrà. Se è quella giusta lo scoprirai, altrimenti, beh, almeno avrai trombato”.

Non si ritrovava in tutto questo. Forse era solo inadatto ai tempi che correvano, uno di quelli che si fanno troppe seghe mentali, uno che non sapeva vivere o magari era solo un idiota.

Poi però inizia a guardarsi intorno. E scopre uomini sposati che vanno a puttane, donne che pensano che qualche scappatella ogni tanto solidifichi il rapporto, storie spente che si trascinano all’infinito perché, nonostante tutto il dolore che infligge, fanno meno paura del baratro della solitudine, donne in là con gli anni con il desiderio di fare un figlio alla caccia di un possibile buon padre piuttosto che di un uomo che l’ami, uomini alla ricerca della bella di turno, meglio se ingenua, così è più facile da conquistare (ma -si chiedeva- la bellezza può durare a lungo ma mai per sempre, ed allora dopo che fanno, ne cercano un’altra?), donne convinte che un rapporto non possa durare se il tipo non si dimostri prima economicamente stabile (e cosa vorrà mai dire – rifletteva- dal momento che anche gli imprenditori falliscono, nessuno potrà dimostrarsi davvero economicamente stabile, nella scala sociale si può salire come
scendere), persone che si sposano per fare famiglia, dividere le spese, incrementare le proprietà, e quasi mai per amore, perché, dicono, solo l’amore non basta.

Ed allora scusatelo, ci aveva provato, ma dopo quello che aveva visto in giro, dell'amore non ne ebbe solo paura ma un vero e proprio terrore.

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