lunedì 18 agosto 2008

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9 luglio 2006

Dopo aver per tutta la sera
urlato a squarcia gola
sventolando la bandiera tricolore
cantando inni, slogan e insulti
mi ritrovo a posteggiare
sul ciglio di una strada in riva al mare.


Ormai c’eravamo solo noi
la luna, le stelle, ed i riflessi
delle onde del mare,
l’Italia ha appena vinto
il suo quarto titolo mondiale,
come sottofondo musicale
la musica dei Queen
quando comincio fiducioso
l’assalto ad i tuoi jeans.


Per tutta la serata
avevo cercato
di renderti ubriaca.
Fu un’impresa vana:
con mio grande raccapriccio
non hai toccato neanche un goccio.


Ti palpo dappertutto,
ti bacio sul collo
mentre tu invano
cerchi di tenermi
sotto controllo,
l’ostacolo più grosso
si rivela però
la cinta che hai addosso,
accidenti alla moda!
Catene, catenine, ferretti e lucchetti,
ma come la slaccio?
Più che una cinta
mi pare un catenaccio!


Prima che mi perda
nella solita
figura di merda
distolgo la tua attenzione
dalla spinosa questione,
sparando romantiche e assurde
frasi confuse:


Che fortuna essere
questa notte con te!
Tu che sei tutta la vita per me;
con la luce degli occhi;
tu che mi agiti il cuore
come fosse un’onda del mare;
tu per cui tutto più bello mi appare!
Tu che sei un fiore raro e prezioso
da non lasciarsi sfuggire;
tu che mi scaldi
più di un raggio di sole…


Provo a confonderti
con mille parole
un po’ senza senso
che in fondo non penso,
di sicuro lo sai
ma ti piace
sentirle comunque
ed immaginarle sincere
mentre io da me stesso
stupito e perplesso
mi rendo conto
di quante idiozie
direi per far sesso!


Torno all’ assalto
questa volta dall’alto,
ti tolgo le maglie,
poi il reggiseno
e quindi mi accorgo
come nudo il tuo seno
abbia
ben due taglie di meno.


Comunque mi piaci
e riempio il tuo corpo
di carezze e di baci
quando un rumore di troppo
mi lascia intuire
che nella foga
qualcosa si è rotto.


Il mio ardore
cambia presto d’umore
quando scopro che
inavvertitamente col piede
ho spaccato l’acceleratore,
sostituisco così
ai pensieri d’amore
sonore bestemmie.


E mentre per tutti
questo è il giorno
del trionfo azzurro
a me,
dopo aver spinto l'auto
per tutta la strada
fino a casa,
mesto e stanco
rimane soltanto
il ricordo
dell' ennesima notte
andata in bianco.

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